Una mostra e un laboratorio teatrale per indagare i Disturbi del Comportamento Alimentare
Torna in mostra il lavoro di Riscatti Onlus, l’associazione di volontariato che, attraverso la fotografia e non solo, realizza progetti per promuovere l’integrazione sociale e dare un’opportunità di riscatto a chi soffre o a chi nella vita è rimasto indietro, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sui valori della solidarietà.
IL PROGETTO
Nove ragazze e un ragazzo affetti dalle malattie dei disturbi del comportamento alimentare sono i protagonisti del nuovo progetto di RI-SCATTI dal titolo Fino a farmi scomparire, in programma dal 15 al 24 ottobre 2021. Una mostra ideata e organizzata dal PAC Padiglione di Arte Contemporanea di Milano e da RISCATTI Onlus – l’associazione di volontariato milanese che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia – e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s. L’edizione 2021 è realizzata in collaborazione con l’Ospedale Niguarda di Milano e l’Associazione ERIKA, e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. E’ inoltre arricchita da una performance, frutto di un laboratorio teatrale sulla stessa tematica, realizzato in collaborazione con ASL Roma 1 e Associazione La Fenice.
I disturbi del comportamento alimentare colpiscono ogni strato sociale, con una forte prevalenza nel sesso femminile (il 95% sono donne, il 5% uomini). In Italia a soffrire di questi disturbi sono circa tre milioni di giovani. Patologie che infieriscono colpi durissimi al corpo e che sono strettamente correlate ad un forte disagio che nasce nella mente. Parliamo di anoressia nervosa, bulimia nervosa o binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata).
Curata dal conservatore del PAC, Diego Sileo, l’esposizione è un viaggio senza filtri nelle vite di un gruppo di ragazzi che stanno cercando di reagire a una malattia che ha portato i loro corpi all’esasperazione. Cento fotografie restituiscono le esperienze di Alessandra, Alessia, Anna, Emanuela, Emanuele, Federica, Giulia, Sofia, Silvia e Teresa che, dopo un workshop di tre mesi realizzato sotto la guida di Amedeo Novelli – anima di Riscatti insieme a Stefano Corso e Federica Balestrieri– hanno trovato il coraggio e la forza di raccontare le loro storie di sofferenza, disagio, paura, nelle quali l’idea di poter controllare lo stimolo della fame e di poter vivere senza il cibo diventano obiettivi da perseguire per annullare la propria fisicità e limitare la propria presenza, in un disperato tentativo di voler scomparire.
Analogamente, trovano voce in scena i racconti di Aurora, Emma, Giulia C., Giulia M., Giorgia, Laura, Leslie, Sara, Silvia, Valeria, Vittoria, protagoniste del laboratorio teatrale condotto dal drammaturgo e attore Mauro Santopietro in sinergia con la ASL Roma 1 -DCA , proposto al PAC nell’ambito della mostra, sabato 16 Settembre.